lunedì 26 ottobre 2015

la grotta di Fingal


Staffa è una piccola isola tra le più romantiche e spettacolari delle Isole Ebridi interne, ad ovest della Scozia. 
Disabitata, ma ricca di fauna marina, ospita colonie di uccelli, tra i quali spiccano le Pulcinelle marine. 
Meta di un intenso turismo, fa parte della riserva naturale del National Trust for Scotland. 
Prende il nome dalla sua particolare struttura geologica, costituita da migliaia di colonne esagonali di basalto. La parola “staffa”, secondo la sua origine scandinava, significa infatti “pilastro”. Le pareti di lava solidificata a strapiombo si aprono alla vista del visitatore come un colonnato di maestose colonne di basalto, in cui l’erosione del mare e dei venti ha scolpito grotte di straordinaria bellezza.



Spicca regina tra queste la famosa grotta di Fingal, che ispirò musicisti e poeti. E il cui ingresso, dall'interno, incornicia la sacra isola di Iona di fronte! 





I Vichinghi la chiamavano “Grotta delle colonne”; il nome gaelico, Uamh-Binn, significa “ grotta di melodia”. Non a torto infatti Mendelssohn, che la visitò nel 1829, si ispirò ai suoni prodotti da queste straordinarie canne d’organo poligonali di basalto, ascoltati al suo interno, per comporre, nel 1830, "Die Fingalshöhle", la graziosa ouverture "Le Ebridi", la stessa che rese famosa la grotta, sebbene essa fosse già nota al mondo da quando il naturalista Sir Joseph Banks l’ebbe scoperta nel 1772. La musica di Mendelssohn esprime il fascino della forza del mare, l’energia del moto alterno delle onde, lo stupore per il sublime spettacolo della natura offerto dalla grotta. Il movimento del mare ritmicamente cadenzato viene evocato mediante la ripetizione del tema iniziale, affidato in particolare agli strumenti ad arco. Ed un secondo tema affidato soprattutto ai violoncelli a agli strumenti a fiato evoca la forza impetuosa del mare e il fascino dello spettacolo della natura di questo luogo straordinario, in cui l’eco misteriosa delle onde del mare, che canta come suono di canne d’organo, lo slancio geometrico verso l’alto delle masse di lava raffreddata che formano le pareti della grotta e le colonne naturali appena al di sopra dell’alta marea, allineate all’ingresso come contrafforti di un portale gotico, contribuiscono a conferire alla grotta l’atmosfera di una cattedrale. 
A questa affascinante grotta s'ispirò anche Johannes Brahms, che, negli anni 1859/60, compose il Canto dalla Grotta di Fingal, che fa parte dei “Quattro canti” per coro femminile, due corni e arpa, nell'op.17 n.4.
I Pink Floyd hanno scritto il brano “Fingal's Cave destinato al film Zabriskie Point, ma poi non inserito nella colonna sonora. 
E il compositore e chitarrista romantico Johann Kaspar Mertz, diede il titolo di “La grotta di Fingal” ad uno dei due brani composti per chitarra sola nell'op.13.

Anche il pittore inglese Turner ne rimase affascinato e volle dipingerla nel 1832.




Queste colonne laviche prismatiche a scalini a sezione pentagonale o esagonale che, qui, nella Grotta di Fingal assumono tratti di straordinaria bellezza, hanno attratto, tra i tanti turisti,  varie personalità, uomini d’eccezione.

Jules Verne, William Wordsworth, John Keats, i quali si recarono nell’isola richiamati dal fascino della grotta...

Il romanziere Walter Scott ha descritto la grotta come una delle più straordinarie località da lui mai viste, che supera ogni descrizione di cui si senta parlare …. Parla delle sue colonne basaltiche alte come a dover sostenere il tetto di una cattedrale, delle sue profondità rischiarate da una pavimentazione simile a marmo di colore acceso, del battito costante del mare profondo sulle rocce di basalto.

Il drammaturgo svedese August Strindberg nel suo famoso dramma “ A dream play” colloca alcune scene in un luogo chiamato “ Grotta di Fingal”.


Secondo i geologi i basalti esagonali si sono formati 60 milioni di anni fa a causa di una potente esplosione sotterranea, nello stesso periodo in cui si sono formati anche quelli della Grotta dei Giganti ( Giant's Causeway) in Irlanda e di Acitrezza in Sicilia.

La grotta porta il nome di Fingal, ossia bianco straniero, eroe dell'omonimo poema di James Macpherson del Ciclo di Ossian. 
Ma nella mitologia irlandese Fingal è colui che la leggenda dice aver costruito un selciato tra Irlanda e Scozia.  



Il poeta scozzese James Macpherson, noto come il traduttore dei canti di Ossian, nel 1761 annunciava la scoperta di un'epopea di Fionn legato alla mitologia irlandese e scritta da Ossian, il figlio di Fingal,  e pubblicava Fingal, un antico poema in sei libri, e poesie , tutti attribuiti appunto ad Ossian.


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