sabato 18 gennaio 2014

Sofia Vasilyevna Kovalevskaya, la matematica russa, che fu la prima donna nel mondo ad ottenere una cattedra universitaria


Vasilyevna Kovalevskaya



Se la bolognese Laura Bassi fu la prima donna in Europa ad ottenere di essere docente universitaria e nel 1776 finalmente, dopo anni d' intensa attività di ricercatrice nell'ambito delle scienze matematiche, fu riconosciuta dal senato bolognese idonea ad insegnare Fisica, la matematica russa Sofia Vasilyevna Kovalevskaya fu la prima donna nel mondo ad ottenere una cattedra universitaria: trasferitasi con la figlia in Svezia dopo la morte del marito , avvenuta nel 1883, qui, all'Università di Stoccolma ottenne la cattedra di matematica, con l'obbligo di tenere le lezioni in tedesco per il primo anno di insegnamento e in svedese per l'anno successivo.
Sofia Vasilyevna Kovalevskaya, che oltre ad essere una matematica, fu anche un'interessante scrittrice ed anche un'attivista politica, nacque a Mosca, il 15 gennaio del 1850 da nobile famiglia. La passione per gli studi scientifico-matematici la ereditò senza dubbio dalla famiglia paterna, infatti sia il nonno che il bisnonno avevano acquistato fama l'uno perché un abile matematico, l'altro per i suoi appassionati studi di astronomia. Indubbiamente la piccola Sofia visse in un ambiente familiare che univa all'aristocrazia di casta il grande valore della cultura: aveva otto anni quando ebbero inizio i suoi studi matematici. Ma questo non ci stupisce, se pensiamo che molte altre donne che poi si resero famose per cultura e personalità cominciarono i loro studi, anche matematici a volte, a questa età e se consideriamo che gli studi matematici, in molti sistemi pedagogici, sono previsti come insegnamento che accompagni l'uomo fin dall'inizio, nel suo processo educativo e culturale. Ci stupisce invece la precocità del suo intelletto e la curiosità appassionata che la piccola Sofia manifestò presto, come lei stessa ci racconta nei suoi diari, Souvenirs d'enfance, in cui la scrittrice racconta che la prima volta che con la sua famiglia si era trasferita in campagna, mancando la carta da parati per la camera da bambini, questa fu in parte rivestita con dei fogli litografati sul calcolo differenziale e integrale. Sofia, attirata da queste immagini, trascorreva ore a cercare di decifrare queste formule misteriose ed incomprensibili.
Era appena una diciottenne, quando, come sempre accadeva ai suoi tempi, sposò Vladimir O. Kovalevskjj con un matrimonio combinato. Egli era pure era un giovane studioso: un paleontologo. I due giovani sposi si trasferirono allora in Germania, ad Heidelberg, dove avrebbero intrapresero studi universitari. Nè Sofia avrebbe potuto farlo da sola, poiché ai suoi tempi non le sarebbe stato concesso se non accompagnata dal consenso del padre o del marito. Intorno al 1870 Sofia e il marito si trovavano a Berlino, quando il professor Karl Veierstrass, essendo rimasto assai colpito dalla genialità dei suoi studi matematici , la volle sua collaboratrice, così mentre la sua attività culturale la portava a Parigi, a Gottinga e uscivano le sue prime pubblicazioni, nel contempo lei si preoccupava di liberare amici rivoluzionari e si schierava sui fronti di opposizione.
Era il 1875 quando venne pubblicato il suo Teorema di Cauchy-Kovalevski.
Pochi anni dopo, nel 1881, Sofia ottenne l'ambito titolo di membro della Società Matematica di Mosca. Ritornata in Germania, mise alla luce la sua unica figlia,ma poco tempo dopo, al suicidio del marito, entrambe si trasferirono in Svezia, dove Sofia cambiò anche nome, assumendo quello, peraltro assai simile, di Sonya Kovalevsky.
Durante il periodo della sua attività accademica, le furono tributati titoli onorifici di grande rilievo quali, nel 1888, il Prix Bordin dall'Accademia delle Scienze di Parigi e, l' anno seguente, il titolo di Accademico dell'Accademia delle Scienze di Russia, di cui era già stata eletta membro, e, nel medesimo anno ricevette il Premio della Reale Accademia di Svezia.
Era nata nel gennaio del 1850 a Mosca, morì nello stesso mese di gennaio, il 19 del 1891 a Stoccolma: una polmonite aveva stroncato prematuramente la sua ancor giovane vita e la sua preziosissima attività di matematica.
La sua attività negli studi scientifico-matematico ebbe come oggetto: la teoria della rotazione di un corpo rigido,che la condusse a scoperte molto significative che dovevano poi influire sugli studi successivi; il problema di Cauchy; il problema di Laplace e gli anelli di Saturno, ....... Non c'è da stupirsi che eminenti scienziati si occuparono dei suoi studi e ne trattarono nei loro libri.
Ma anche la sua attività letteraria merita un cenno: qui non conquistò titoli nè ambite onoreficenze, ma conquistò i lettori per la sua indole viva e appassionata, l'aspirazione, comune al cuore umano, all'esperienza dell'amore, per il sospiro sommesso ma pur scaturito dalle profondità di un animo sofferente... per la solitudine, la disillusione... i momenti d'infelicità....ma anche le gioie e le speranze! Ce la raccontano affabile e sorridente, cordiale, sensibile, acuta e portata alla riflessione, dotata di creatività e passione artistica.
Ci ha donato, tra le sue migliori opere, Il diario di George Eliot, il diario dell'infanzia... le memorie della rivolta polacca ....e poesie ....
I Russi le hanno dedicato dei film, che raccontano la sua vita ...
Sulla superficie della Luna c'è un cratere a lei dedicato dal nome:cratere Kovalevsakaya.


© rosalia de vecchi


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