martedì 8 luglio 2014

Alonzo Cano






Nato il 19 marzo del 1601 a Granada, Alonzo Cano (o Alonso Cano) è stato un pittore, architetto e scultore.

Ha studiato architettura con il padre, Miguel Cano; pittura presso l’Accademia di Juan del Castillo con Francisco Pacheco, il maestro di Velázquez; scultura con Juan Martínez Montañés, noto tra i suoi contemporanei come il “Lisippo andaluso” e “Il dio del legno”, per la maestria dimostrata nel lavorarlo, autore di soggetti e tematiche quasi sempre religiose.
Tra le opere di Alonzo Cano le più famose sono la Madonna col Bambino, che si trova nella Chiesa di lebrija ( detta anche Nebrja) e le colossali figure di San Pietro e San Paolo. Sono considerate interessanti anche le sue sculture in legno.

Alonzo Cano divenne l’architetto e il pittore di re Filippo IV, fu istruttore del figlio Baldassarre Carlo, infante di Castiglia, principe d’Aragona, di Portogallo e delle Asturie. Il re lo nominò canonico della Cattedrale di Granada, dove egli poté divenire il direttore dei lavori di architettura e dove trascorse la vecchiaia fino agli ultimi giorni di sua vita. I disegni da lui eseguiti per la facciata della cattedrale furono realizzati dopo la sua morte.
Prima di essere chiamato da re Filippo, di lui si racconta che il carattere geloso e l’indole indomabile gli procurarono pericoli e dolori . Una volta, - si dice, - rischiò la pena capitale per aver fatto a pezzi, in un impeto d’ira, la statua di un santo, cosa che ai suoi tempi infatti era severamente proibito. Ed un giorno, ebbe la casa depredata, la moglie uccisa e il servo italiano fuggito, ma di tutto ciò fu ritenuto responsabile egli stesso, proprio a causa della sua eccessiva gelosia; perciò dovette fuggire. Ma ritornato poi a Madrid, fu preso, messo in prigione e torturato, per stabilirne o no la colpevolezza.
E si narra che egli abbia sopportato la prova senza mai incriminare se stesso, riuscendo così a dimostrare la propria innocenza. Questa tragica morte della moglie gli fece decidere di prendere gli ordini sacri.
Lo stile pittorico di Alonzo Cano risente delle influenze della pittura veneta, soprattutto di Tiziano e di Paolo Veronese , di cui vide i lavori a Madrid e che ebbe anche modo di restaurare dopo l'incendio del 1640. Nei suoi lavori, specialmente quelli dell’ultimo periodo, si possono rilevare anche le influenze della pittura di Velasques. E’ interessante che, come architetto, egli abbia introdotto in Spagna lo stile esuberante di derivazione portoghese, detto churrigueresco, e che, al tempo stesso, egli abbia preferito restare più nel rispetto del Rinascimento italiano che seguire in toto i principi dello stile barocco; ma di questo scelse di accogliere le influenze del Bernini.

© rosalia de vecchi

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