Il forte realismo dei suoi dipinti si coniuga con il sentimento struggente e poetico che Hopper
percepisce nei suoi soggetti. Diceva: "non dipingo quello che vedo, ma
quello che provo".
Gli spazi urbani e i luoghi ch'egli dipinge, dall'accentuato carattere metafisico, sono immersi nel silenzio, composti in nette geometrie, illuminati dal gioco di luci spesso fredde e taglienti. Rare le figure umane e incomunicabili tra loro i soggetti immersi in una dolorosa solitudine.
Gli spazi urbani e i luoghi ch'egli dipinge, dall'accentuato carattere metafisico, sono immersi nel silenzio, composti in nette geometrie, illuminati dal gioco di luci spesso fredde e taglienti. Rare le figure umane e incomunicabili tra loro i soggetti immersi in una dolorosa solitudine.
Non a torto di questo straordinario pittore si
disse che sapeva "dipingere il silenzio".
Il suo soggiorno a Parigi all'inizio del
Novecento gli valse l'aver potuto imparare molto dagli impressionisti, cosa
che, unita al suo naturale e personalissimo stile fotografico, conferisce ai
suoi lavori una "voce" tanto inconfondibile quanto intensa e
suggestiva.
Cineasti e fotografi trovarono nelle sue opere
molti motivi di ispirazione.
Dopo aver acquistato una casa per i mesi
estivi a Truro, nel Massachusetts i suoi dipinti ebbero come soggetto quasi
sempre il paesaggio del luogo: dune, case e fari ...
Annoverato tra i grandi maestri americani, Hopper è anche considerato in alcuni ambienti artistici il precursore della Pop Art.
Annoverato tra i grandi maestri americani, Hopper è anche considerato in alcuni ambienti artistici il precursore della Pop Art.
Aggiungo l'articolo che segue, nel quale trovo conferma del mio sentire nei riguardi di questo straordinario pittore dall'anima di un anticipatore :
http://www.gliscritti.it/blog/entry/392
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