venerdì 6 maggio 2016

-mercoledì 21 luglio 2010- i castelli sulla Loira


Castello di Amboise 

Vi nacque Carlo VIII, che nel 1492 lo fece ristrutturare ed ampliare. Centinaia di operai vi lavorarono ininterrottamente, anche a lume di candela. Scriveva l'ambasciatore fiorentino: "il re vuole fare d'un castello una città". Il re lo arredò con mobili pregiati, opere d'arte di valore, arazzi, sculture... l'immenso bottino delle sue campagne d'Italia. In questo castello in cui era nato egli morì il 7 aprile del 1498.
Francesco I gli diede nuovo splendore dopo un periodo di malinconico silenzio e i giardini si animarono di tornei e di gare e le lussuose stanze cominciarono di nuovo a risuonare di canti e di balli, di feste e delle chiacchiere di eleganti ospiti. Vi venne Leonardo con la sua Gioconda. Leonardo si stabilì nel castello di Clos-Lucé dove morì nel 1519.
Sul castello di Amboise grava l'ombra di un grave e drammatico fatto: quando un complotto di nobili protestanti che tentava di assalire i Guisa, fu scoperto e fermato, la reazione fu spietata: vennero tutti giustiziati e mandati alla forca, poi lasciati nei balconi e nei merli del castello esposti allo sguardo di chi, come il giovane re Francesco II e la moglie Maria Stuarda, vennero a guardarli compiaciuti.
Caterina dei Medici, invece, fautrice di una politica della conciliazione, aveva tentato di salvarli, ma invano poiché i Guisa non intesero ragioni.
Sebbene di origine medievale, il castello si presenta, proprio per i rimabeggiamenti e gi ampliamenti i Carlo VIII e d Francesco I

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Castello di Chenonceau

Uno splendido castello, che sorge sullo Cher, affluente della Loira, il castello di Chenonceau sorse sui resti di un antico mulino; edificato da Thomas Bohier, alla morte di questi, fu poi venduto alla famiglia reale. Divenuto residenza reale, meritò l'appelattivo di "Castello delle dame", per lo stile raffinato ed elegante di tocco squisitamente femminile. Infatti esso fu abbellito via via dalle diverse dame che lo abitarono. Esso fu donato da Enrico II alla sua affascinante amante Diana di Poitiers, che vi si stabilì. Alla morte del marito Caterina lo riprese. Vi si svolsero feste memorabili, come quelle che Caterina diede in onore del figlio Francesco II e poi anche del figlio Carlo IX: splendide fanciulle vestite da ninfe e da sirene accoglievano gli ospiti, satiri uscivano dai boschi... feste e canti e balli... battaglie navali sullo Cher.... Nel 1577 vi fu accolto con ancora più sfarzo il terzo figlio di Caterina, "la luce dei suoi occhi", Enrico III. "Le più belle e oneste dame della corte" - scrive un cronista dell'epoca - "seminude e con i capelli sciolti come spose, furono impiegate nel servizio assieme alle figlie della regina.".
Oggi il castello ospita pregiate opere di artisti francesi, opere di Rubens e di Correggio.
Durante la prima guerra mondiale fu ospedale per i feriti e durante la seconda offrì una via di scampo dal territorio sottomesso al governo di Vichy.




Castello di Chenonceau
veduta dallo Cher




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Castello di Chambord
Francesco I lo volle far sorgere in un angolo dell'immensa foresta di Boulogne, ricca di selvaggina. Pare che anche Leonardo abbia contribuito al progetto. I lavori durarono vent'anni e quando il re morì non erano ancora stati completati. Francesco progettava di far deviare la Loira per farla scorrere ai piedi di questo meraviglioso castello, ma egli stesso si rese conto della difficoltà di realizzare questo suo sogno e abbandonò l'idea. I lavori continuarono sotto Enrico II, ma il castello fu poco frequentato. Talvolta vi andava Caterina con i figli, poi Carlo IX vi andò per le sue lunghe battute di caccia.



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Castello di Blois
Disposta su un promontorio roccioso sulla riva destra della Loira la piccola cittadina di Blois divenne presto un luogo d'importanza strategica. Luigi XII ne fece la capitale del regno e del castello fece la sua residenza.
Francesco I avvalendosi di artisti italiani vi fece aggiungere l'edificio che ha il suo nome e che costituisce uno dei capolavori del Rinascimento francese.
Anche questo castello come quello di Amboise è legato alla memoria di tristi episodi delle lotte religiose, tra cui l'assassinio del duca di Guisa.
Con la morte di Caterina il Rinascimento francese ebbe fine e con esso le magiche feste ma anche le fosche tragedie di un periodo storico che ebbe le sue quinte ed il suo proscenio tra i castelli sorgenti dall'acque della Loira.
"Cogliete per tempo le rose della vita" diceva Pierre de Ronsard, il poeta che ben interpretava il senso della vita, quale allora si configurava come abbandono epicureo tinto di malinconiche dolcezze.

© rosalia de vecchi


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