venerdì 17 gennaio 2014

Laura Bassi Bologna, la prima professoressa di Fisica all’ Università di Bologna.



Donna di eccezionale ingegno, dedita agli studi scientifici, dalla meccanica razionale alla dinamica dei fluidi e alla fisica elettrica della chimica dei gas…. fu la prima professoressa di Fisica all’Università di Bologna.
“Bambina prodigio”, come già la ritennero i contemporanei, Laura Maria Caterina Bassi Verati - o Veratti –nasce a Bologna nel 1711. Riceve un'istruzione ricca e poliedrica: in matematica, filosofia, anatomia, storia naturale e lingue da Gaetano Tacconi, professore di Medicina all'Università di Bologna, dimostrandosi versata in ognuna di queste discipline. Giovanissima, si segnala per le sue notevoli qualità intellettuali e, ancor prima di laurearsi brillantemente, dibattendo 49 tesi (6 in logica, 16 in metafisica, 18 in fisica e 9 su De anima) a Bologna in Filosofia Naturale nel 1732, diventa socia onoraria  dell'Accademia delle Scienze. Certo, non fu la prima donna a ricevere la laurea, poiché già nel 1678 Elena Lucrezia Cornaro Piscopia si era laureata in Filosofia a Padova e , durante il medioevo, c’erano stati altri casi. Ma fu la prima donna cui venne affidata una lettura universitaria, la prima ad entrare stabilmente in quel “ mondo senza donne “ come  dice David F. Noble nel suo libro “ A world without women new york” del 1992. A vent'anni conosce così bene le opere di Cartesio e di Newton da essere ritenuta dal suo stesso maestro un “mostro in filosofia”. Non stupisce allora se, subito dopo la laurea, le viene assegnata la Lettura Universitaria di Filosofia. Non stupisce anche perché quell’ Italia  del settecento, che ebbe condizioni particolarmente favorevoli per la cultura, non precludeva ai fanciulli poveri come alle donne, - sebbene queste non le incoraggiasse, - se meritevoli, di accedere ai luoghi del sapere.  Per le sue biblioteche, i  teatri,  i concerti, i periodici di ogni genere, le accademie, gli artisti e i musicisti,  le scuole religiose, dove insegnavano anche laici, l’Italia con la sua cultura stimolante per il pensiero e per ogni forma d’arte, fu ammirata dall’intera Europa, guardata con rispetto come un grande e vivo centro di cultura, dove uomini di talento sceglievano di sostare per la propria formazione o di  visitare. Nel 1738 Laura sposa Giuseppe Veratti, medico e fisico, che si dedicò in particolare agli esperimenti sull’uso terapeutico dell’elettricità e sull’elettricità atmosferica e che svolse ricerche sugli effetti degli stimoli elettrici sul sistema nervoso, ricerche che aprirono la strada alla scoperta dell’elettricità animale da parte di
Luigi Galvani. Da questa unione, che  si rivela duratura e stabile sia sul piano affettivo che quello culturale e dalla quale nascono otto figli, Laura trae dei vantaggi anche nei confronti del superamento degli ostacoli che prima si opponevano alla sua carriera , in quanto donna. La nuova  condizione di donna sposata le apre ora  ambienti e salotti intellettuali. La loro stessa casa, che contiene anche un gabinetto di fisica molto ben attrezzato, costituisce un centro di incontro tra studiosi provenienti da ogni parte. Papa Benedetto XIV, appassionato d’arte e di scienze e  grande ammiratore di Galileo e di Newton, la inserisce nella classe degli Accademici Benedettini in un programma di potenziamento della Fisica. Nel 1749 inaugura un laboratorio privato, che ben presto diventa famoso in Europa , poiché vi affluiscono sia  personalità di spicco che giovani promesse  del mondo scientifico. Così Laura Bassi viene in contatto con uomini quali Alessandro Volta, lo stesso Voltaire, Lazzaro Spallanzani, con cui mantiene un’ interessante corrispondenza epistolare, Felice Fontana, Antoine Nollet…. Con costoro affronta e discute  i temi scientifici che si vanno studiando e sviluppando in quegli anni e con la sua attività di ricercatrice e di autrice di testi scientifici contribuisce notevolmente alla diffusione in Italia della fisica di Newton e  degli studi sull’elettricità di Benjamin Franklin.
Nel 1776, dopo anni di attività, finalmente, Laura Bassi viene riconosciuta dal senato bolognese idonea a coprire la cattedra di fisica nell’Istituto di Scienze e il marito, al quale viene ora affidato il ruolo di assistente, alla morte di lei,  nel 1778,  ne prenderà il posto.
Donna e madre ma anche studiosa ricercatrice scrittrice e docente Laura Bassi ebbe una carriera, certo, molto brillante ma, pur nell’apertura del clima culturale del suo tempo, non esente da ostacoli quali quelli derivanti da pettegolezzi e resistenze  di vario tipo ….ma questo non la fermò mai nella sua battaglia per la diffusione del metodo sperimentale e per l’affermazione dell’emancipazione della donna. L'Accademia delle Scienze di Bologna  conserva le sue molte dissertazioni (di chimica, di fisica di idraulica di matematica, di meccanica, di tecnologia), le sue lettere, le sue opere, tra le quali ebbero molta fama negli ambienti scientifici il De problemate quodam idrometrico, il De aeris compressione.

© rosalia de vecchi





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