Bas-in Hedu'anna - British Museum
"La natura dello spirito è quello di prendere forma umana quando viene chiamato dal devoto attraverso la devozione, ma lo spirito può incarnarsi solo attraverso l'amore."
En
Hedu'Anna
Nella
storia dell'umanità En Hedu'Anna è la prima donna che si sia
occupata di scienza di cui vi sia una testimonianza (circa 2354 a.C.)
En
Hedu'Anna era la figlia di Sargon I il Grande della città di Akkad
(2335-2279 a.C.), che da semplice coppiere del re di Kish (città
sumera) divenne Signore dei quattro regni, creando un impero che si
estendeva dal Golfo Persico al Mediterraneo, comprendendo
Mesopotamia, Elam, Siria, Oman, Fenicia e parte dell'Anatolia fino al
fiume Hylas e che si proclamò dio, figlio di Inanna (Ishtar per i
babilonesi).
Secondo
la leggenda la nonna di En Hedu'Anna, sacerdotessa di Inanna, mise
alla luce di nascosto Sargon nella città di Azupiranu e lo depose
poi in una cesta di vimini, affidandolo alle acque dell'Eufrate.
Il
bimbo venne trovato da Laipu, giardiniere dei palazzi reali di Kish
che lo allevò come un figlio presso la corte.
La
stessa tipologia di racconto sarà ripresa sia per Mosè, nel Vecchio
Testamento, sia nei racconti mitici di Romolo e Remo e della
fondazione di Roma.
Sargon
I dopo aver creato un impero, regnò in modo equilibrato, rispettò i
costumi delle popolazioni locali, si circondò di uomini di grande
valore, riuscì a creare un'unione tra la tradizione sumerica e la
cultura semita, fu un uomo di guerra ma anche amante della modernità,
della cultura e della scienza, nella quale il suo popolo fu maestro.
I
Babilonesi diedero un'enorme importanza all'osservazione e allo
studio dei corpi celesti ritenendo che nel movimento degli astri si
esprimesse il volere degli dei e si potesse comprendere il destino
dell'uomo.
Questa
ricerca che combinava religione e astronomia li portò alla massima
conoscenza astrale di quei tempi: costruirono mappe astrali in cui si
potevano riconoscere i segni dello zodiaco, calcolarono le fasi
lunari, il mese lunare, la sua orbita e studiarono le eclissi,
misurarono il moto dei pianeti, i movimenti stellari, l'anno solare,
il giorno di ventiquattro ore, l'ora di sessanta minuti e il minuto
di sessanta secondi; fissarono le misure di lunghezza, peso e tempo
che furono alla base della conoscenza degli altri popoli.
Esaminarono
le posizioni dei pianeti per secoli e notarono che essi,
ciclicamente, ritornavano nello stesso luogo, chiamarono questi
percorsi i "grandi cicli".
Stabilirono
i cicli di Marte, Mercurio, Giove, Saturno e Venere, annotando i
passaggi in prossimità di stelle di riferimento e i segni zodiacali;
di alcuni definirono le date di inizio e di fine dei moti retrogradi
e le date delle opposizioni.
Di
En Hedu'Anna si sa, purtroppo, molto poco; alla corte del padre
studiava i movimenti della Luna e delle stelle cercando di fissare,
come tanti altri scienziati, quei parametri che in seguito permisero
ai babilonesi di giungere a quelle conoscenze sofisticate che sono
state l'impulso fondamentale per l'umanità.
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