lunedì 21 luglio 2014

Edward Hopper





















Edward Hopper, il famoso pittore statunitense noto soprattutto per i suoi ritratti della solitudine nella vita americana contemporanea, nasce a Nyack nel 1882 e conclude la sua vita nel 1967 a New York. Già dall'età di 5 anni dimostra una spiccata abilità nel disegno. Fu nel 1923 che con una mostra di acquerelli e l'anno dopo con una di dipinti che Edward ottenne fama e notorietà, divenendo presto il caposcuola dei pittori realisti che dipingevano la "scena americana".
Il forte realismo dei suoi dipinti si coniuga con il sentimento struggente e poetico che Hopper percepisce nei suoi soggetti. Diceva: "non dipingo quello che vedo, ma quello che provo".
Gli spazi urbani e i luoghi ch'egli dipinge, dall'accentuato carattere metafisico, sono immersi nel silenzio, composti in nette geometrie, illuminati dal gioco di luci spesso fredde e taglienti. Rare le figure umane e incomunicabili tra loro i soggetti immersi in una dolorosa solitudine.
Non a torto di questo straordinario pittore si disse che sapeva "dipingere il silenzio".
Il suo soggiorno a Parigi all'inizio del Novecento gli valse l'aver potuto imparare molto dagli impressionisti, cosa che, unita al suo naturale e personalissimo stile fotografico, conferisce ai suoi lavori una "voce" tanto inconfondibile quanto intensa e suggestiva.
Cineasti e fotografi trovarono nelle sue opere molti motivi di ispirazione.
Dopo aver acquistato una casa per i mesi estivi a Truro, nel Massachusetts i suoi dipinti ebbero come soggetto quasi sempre il paesaggio del luogo: dune, case e fari ...
Annoverato tra i grandi maestri americani, Hopper è anche considerato in alcuni ambienti artistici il precursore della Pop Art.




 Aggiungo  l'articolo che segue, nel quale trovo conferma del mio sentire nei riguardi di questo straordinario pittore dall'anima di un anticipatore : 
http://www.gliscritti.it/blog/entry/392




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